Il Salone d’Onore del CONI ha fatto da cornice ospitando, martedì 3 giugno, l’edizione 2025 del Memorial “Vincenzo Orlandini”, l’evento, con cadenza biennale, organizzato dalla nostra Sezione di Roma “Generoso Dattilo”. Un appuntamento ormai centrale nella vita associativa della Sezione, pensato per celebrare i propri arbitri, assistenti, osservatori e dirigenti che si sono distinti nel corso della stagione. Quest’anno sono stati assegnati 26 premi a 27 colleghi, sulla base delle risultanze tecniche e dei requisiti associativi.
Alla cerimonia, oltre ai numerosi associati sezionali, hanno preso parte anche rappresentanti degli organi tecnici e associativi nazionali, dirigenti dell’AIA centrale nonché ospiti istituzionali che quotidianamente cooperano affinché tutte le componenti di questo mondo siano unite negli intenti e nei valori. Tra le presenze, il Presidente Nazionale dell’Aia, Antonio Zappi, il Vice Presidente Vicario, Francesco Massini e alcuni componenti del Comitato Nazionale dell’AIA, Marcello Terzo, Valentina Finzi, e Pierpaolo Perrone la cui partecipazione ha ulteriormente confermato il valore simbolico e il riconoscimento istituzionale del Memorial Orlandini all’interno dell’intera Associazione. Presenti, quasi al completo, anche i Presidenti delle Sezioni del Lazio.
Il Memorial prende il nome da Vincenzo Orlandini, figura storica dell’arbitraggio italiano, primo direttore di gara italiano a dirigere una finale mondiale, uomo simbolo per la Sezione romana e per l’intera Associazione. Come di consueto, al Premio Orlandini, assegnato all’arbitro appartenente alla massima categoria nazionale, si sono affiancati nel tempo anche altri nomi ed altri premi destinati a chi opera nelle categorie provinciali, regionali e nazionali, coprendo tutto il panorama dell’attività arbitrale.
L’evento è stato condotto da Federico Marchi, responsabile della comunicazione AIA, che ha guidato con autorevolezza e passione una serata che ha saputo coniugare memoria, emozione e impegno. La linea seguita dalla Sezione di Roma 1, sotto la guida del Presidente Doveri, è quella di un’AIA aperta, che fa della festa non solo un’occasione di celebrazione interna, ma anche un momento di relazione con tutte le componenti del mondo del calcio, delle istituzioni, dei media e del territorio. Un messaggio forte e chiaro: essere diversi nei ruoli, ma uguali nella passione e nel rispetto per le regole.
Tra i momenti più intensi della serata, la consegna del Premio “Vincenzo Orlandini” che in via eccezionale è stato assegnato a due arbitri, uniti anche da un’amicizia storica per la quale l’uno ha portato l’altro al corso arbitri: Andrea Ancora e Mattia Ubaldi, Significativa anche l’assegnazione del Premio “Sergio Bonolis” a Matteo Gambini, miglior arbitro neoimmesso, premiato direttamente da Paolo Bonolis, presente in sala e visibilmente emozionato nel ricordare lo zio Sergio, storico associato della Sezione che è stato tanto amato da chi lo ha conosciuto. “Quando giocavo a calcio, è stato l’unico arbitro che mi ha espulso” esordisce Bonolis con il suo fare sempre carismatico ed impattante sulla platea.
L’evento si è aperto con la lettura del messaggio fatto pervenire dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina, impossibilitato a presenziare, che ha sottolineato il ruolo degli arbitri come presidio di legalità e riferimento educativo, esprimendo la piena vicinanza della Federazione Italiana Giuoco Calcio all’Associazione Italiana Arbitri e alla Sezione romana in particolare, la più numerosa d’Italia. Particolarmente apprezzato l’intervento del Presidente del CONI Giovanni Malagò, che, dopo aver ricordato i passaggi più significativi della storia di Orlandini, giunto quasi al termine del suo mandato, ha voluto confermare che i locali del CONI resteranno sempre la casa degli arbitri romani e dell’intera AIA. A lui, il Presidente Doveri ha consegnato in omaggio una maglia arbitrale personalizzata, come segno di riconoscenza per l’ospitalità e il sostegno offerto alla Sezione.
Anche le due società professionistiche della città ha partecipato all’evento, la Roma tramite un messaggio e la Lazio con un intervento del Presidente Claudio Lotito.
Sono intervenuti anche rappresentanti delle istituzioni regionali, comunali e delle federazioni sportive tra cui Roberto Avantaggiato, Presidente della LND Lazio; l’Avv. Mario Luciano Crea, delegato dal Presidente della Regione Lazio Rocca, Giovanni Zannola, nella sua doppia veste di Consigliere del Comune di Roma Capitale ed arbitro internazionale di futsal: tutti interventi di saluto e di ringraziamento che hanno testimoniato come muoversi insieme, guardando nella stessa direzione è il modo migliore per fare passi avanti.
A concludere l’evento è stato Antonio Zappi, Presidente Nazionale dell’AIA, che ha rilanciato l’auspicio per l’approvazione del Decreto-Sport, che dovrebbe finalmente riconoscere all’arbitro lo status di pubblico ufficiale e prevedere pene penali in caso di violenza nei suoi confronti. Un messaggio netto, rivolto al mondo delle istituzioni e dell’opinione pubblica, affinché venga rafforzata la tutela di chi garantisce ogni settimana il rispetto delle regole sui campi di tutta Italia. Un’attestazione di stima particolare, è stata poi espressa dal Presidente Zappi nei confronti del Presidente Doveri per essere esempio continuo e costante di passione e determinazione, ma anche di coraggio e di condivisione delle idee.
La serata si è conclusa con un momento conviviale presso la struttura Eden, dove arbitri, dirigenti, ospiti e istituzioni hanno potuto brindare insieme, celebrando l’orgoglio e l’identità di una Sezione che continua a credere a quel senso di appartenenza e a quello spirito di servizio, fondamentali per un associato.
Valeriano Cristini (fonte aia-figc.it)